Il ministro degli Esteri ha avuto un lungo colloquio con il sindaco di Milano Beppe Sala.
Un incontro riservato avvenuto a casa del primo cittadino milanese. I due non fanno trapelare niente ma il nome di Sala è emerso spesso nelle ultime settimane accanto ai partiti di centro e ad una eventuale coalizione. Anche Insieme per il futuro, il nuovo partito fondato da Luigi Di Maio si colloca in quella zona grigia che sta prendendo piede in vista delle prossime politiche.
Non è la prima volta che i due si incontrano. Già a New York – pochi giorni prima della fatidica scissione – Sala e Di Maio hanno avuto il loro primo colloquio politico. L’ex grillino nelle ultime settimane sta puntando molto sui sindaci e non solo su Beppe Sala ma anche su Dario Nardella così come i molti sindaci incontrati in Campania.
“Il centro non è un centro di collocamento”
Insieme per il futuro ancora deve trovare una giusta e precisa collocazione nel panorama politico ma nel frattempo Di Maio cerca di pescare voti mettendo insieme una rete territoriale al cui capo a Sud ci sarebbe lui e Sala al nord. I due hanno molte idee comuni e sono legati da valori e una stima reciproca.
Ma questa vicinanza non è accolta positivamente da tutti al centro. Su Twitter il leader di Azione Calenda ha scritto: “Davvero mi sfugge come Beppe Sala possa anche solo pensare che un tandem con DI Maio porti a qualche beneficio a lui o al Paese” lui che aveva espresso pareri positivi nei confronti del sindaco di Milano. “Il centro come ricettacolo di ogni trasformismo non è un progetto politico, ma un ufficio di collocamento. Di quelli gestiti dai navigator” scrive Calenda non risparmiando una frecciatina ai 5 stelle e al passato di Di Maio.
Al centro sembrano volersi collocare tutti coloro che sono insoddisfatti dei loro partiti ma il leader di Azione, resta molto fermo e non promuove alleanze, soprattutto con i grillini, suo peggior nemico.